giovedì 22 marzo 2018

Lucifero, Adamo e Cristo


La caduta di Lucifero non consistette nel fatto che fu scacciato dal suo regno e mandato in un altro regno della sfera, ma in questo invece:
Che rimase al suo posto ma esso fu trasformato nel luogo più impuro e più ripugnante alla sua natura, e cioè, in quel luogo passeggero.
Ed egli, che è un angelo, deve dimorare in due luoghi; né vi è contrarietà peggiore che racchiudere nello stesso luogo quel che è eterno e quel che è passeggero.
E quanto ad Adamo, egli non fu scacciato dal paradiso, come se fosse stato cacciato da un paese nell'altro, ma la sua punizione di questa:
Che il paradiso gli fu tolto e trasformato sotto i suoi occhi nel mondo passeggero, e lui fu posto in un corpo mortale, afflitto da malattie e contrarietà.
Egli rimase nello stesso posto e fu il posto ad essere cambiato.
Inferno non sta fuori del centro, bensì il suo contro sta ovunque abitino gli uomini...
Quando Dio ebbe creato tutte le cose, gli dispiacque di aver creato l'uomo.
All'inizio della sua opera egli si compiacque dell'uomo e di tutte le creature ma dopo la caduta dell'uomo Egli se ne pentí.
E dopo che Iddio si fu pentito, l'uomo cadde nel peccato, nei dolori e nella miseria.
Poiché Dio allontanò da lui la sua mano, il diavolo diventò potente sulla terra.
Ma dopo un certo tempo...si mosse a pietà e pensò di rifare l'uomo e di crearlo di nuovo....(Cristo)
Questa luce venne nel mondo, ma il mondo non la riconobbe, salvo pochi beati che la ricevettero e credettero in essa.
Per questo Iddio diede loro il potere di evitare l'Adamo e di uscire dall'oscurità adamitica, per procedere verso l'eternità e per diventare figli di Dio...
Noi nasciamo da lui e non dagli uomini e dalle donne e perché noi abbiamo il potere di renderci figli di Dio....
Perché siamo carne proviene da Dio e non da Adamo.
Dimorando in questa carne scorgeremo nelle tenebre la nostra luce, e cioè Colui che ci renderà beati e che darà la vita nella rinascita a noi, figli concreati in Dio, nati da carne celeste, ossia dal secondo Adamo.
Tratto da "Il tesoro dei tesori. Scritti magici alchemici e ermetici" di Paracelso

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